Per capire come una disfunzione osteopatica possa colpire il funzionamento dell’organo dell’udito bisogna considerare alcune evidenze anatomiche. La perilinfa, cioè il liquido in cui sono immerse le strutture dell’orecchio interno, è in stretto rapporto con il liquor, il liquido in cui è immerso il Sistema nervoso centrale. A questo livello esistono dei piccoli canali in cui la perilinfa

e l’orecchio interno comunicano in maniera diretta con il liquor. Questo fa sì che una disfunzione cranio-sacrale, che influenza direttamente la fluttuazione del liquor, possa avere effetti diretti sulla perilinfa e quindi sulla fisiologia dell’udito, come del resto anche dell’equilibrio. A tutto questo si aggiungono possibili coinvolgimenti vascolari soprattutto a carico del circolo vertebrale. Infine bisogna ancora considerare la connessione diretta dell’orecchio medio con l’articolazione temporo mandibolare (l’articolazione della mandibola o ATM) attraverso i legamenti Oto-Mandibolari.

Sono il legamento disco malleolare di Pinto, che nasce dal martello (uno degli ossicini dell’orecchio medio) e corre al tessuto retrodiscale mediale dell’ATM, e la parte anteriore del legamento malleolare, che si inserisce sul martello e si collega con la lingula della mandibola tramite il legamento sfenomandibolare (Rowicki e Zakrzewska 2006). Il legamento di Pinto fa sì che una disfunzione dell’ATM, cioè della mandibola, possa interferire con la fisiologia dell’orecchio medio e quindi, in definitiva, con la funzione uditiva; alcuni tipi di acufene derivano proprio da disfunzioni dell’ATM.

Nella pratica clinica abbiamo riscontrato, varie volte, nei pazienti sofferenti di ACUFENI, la sublussazione della prima vertebra cervicale – C1 o Atlante. Riducendo la sublussazione dell’Atlante, quando indicata, gli ACUFENI si sono sempre ridotti e spesso sono scomparsi del tutto. Una irritazione e tensione del muscolo cervicale posteriore sub-occipitale può aumentare gli input afferenti ai nuclei vestibolari nel tronco encefalico, che potrebbero dar luogo agli ACUFENI.

È comunque opportuno precisare non tutti gli acufeni sono di natura osteopatica e che quindi la revisione osteopatica è sempre consigliabile in seconda battuta, dopo aver escluso tutte le altre cause a livello medico allopatico.

Studio di Osteopatia

di Bruno Leotta

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